Ridiscendere la penisola con un obiettivo diverso da quello del turista di lungo corso fu la nuova affascinante avventura che mi si parava davanti: un nuovo mondo e altre possibilità esistenziali, soprattutto l’occasione di non ripetere gli errori già fatti e non ripercorrere sentieri senza sbocco. Un’altra grande illusione con cui nutrire la mente: vi sono dentro tuttora.
Ho la Sicilia nel sangue (il cognome non mente) e ho sposato una sicula. Certo la Sicilia non mi attrae come residenza, il richiamo è affettivo, ammirativo, ma non letale, da cancellare il resto.. che poi il resto é Roma. Città che non amo, dove sono nato e vissuto nonostante tutto. L'unico posto che adoro vicino a Roma è, paradossalmente, un'isola. Ponza.
RispondiEliminaMa per rendermi conto di essere su un'isola il mare lo devo scorgere tutt'attorno.
La Milano anni 70 non era un luogo che potesse competere con l'immaginifico siciliano della mia infanzia e adolescenza. Erano anni durissimi, quando si è molto giovani c'è sempre un momento in cui dobbiamo scegliere se diventare noi stessi o morire. Alcuni non si accorgono neppure del bivio. Muoiono senza rendersene conto. Altri ne sono coscienti e scelgono di non esistere, perché non c'è niente di più comodo che la morte in vita. Io decisi di tuffarmi dentro l'illusione, credo che chi come te ama un luogo come Ponza possa capire.
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