Mi è venuta in mente una frase di A. Einstein "La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie." La curiosità e la ricerca sono importanti ma io sono in una dimensione lontana anche per l'età e le vicissitudini di una vita, sono disincantato (per un siciliano è la via più facile) e cinico, a molte cose non credo più per passione, le vedo solo con un'amarezza storica e sociale che mi lascia solo amaro in bocca.
Tuttavia l'individuazione di nuovi parametri oggettivi per trovare un lavoro letterario degno di nota e "più propriamente un lavoro meritevole in senso assoluto, fuori dalla logica del de gustibus e , allo stesso tempo, individuabile attraverso una serie di criteri selettivi se non oggettivi per lo meno condivisibili" è un proposito affascinante.
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