sabato 27 luglio 2024

incomunicabilità

C’è un muro di gomma o di cemento. Io lo vedo è palese, un gatto che si morde la coda. Tremori esistenziali o poesie della vita. Amori e amore a tutto spiano. Io ho amato ma i blog non c’erano ancora. Tutto il resto muore nell’incomunicabilità

7 commenti:

  1. Possiamo forse comunicare e condividere qualche emozione ma non tutto ciò che ha portato alla realtà molteplice di esse.
    La vita ha una caratterizzazione solipsistica ineliminabile.
    UUiC

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    1. È vero, le parole imitano una sintassi esistenziale che resta comunque a sé stante. È un limite che percepisco da tempo.

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  2. Vado in giro per blog come una volta facevo con le vetrine dei negozi. Me ne appunto qualcuno, nell'elenco lettura. L'ho fatto anche con il tuo. Conosco poco questa piattaforma, in realtà. Ho poca vita, fuori di qui, soprattutto in questa stagione. Però quando mi capita di imbattermi in qualcosa che sento affine (senza offesa per te...), a volte ritorno. Spero tu continui a lasciare i tuoi messaggi in bottiglia

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    1. Surfinia, questi messaggi in bottiglia sono stati scritti in un altro tempo e un'altra stagione della mia vita: poco alla volta saranno pubblicati tutti, infine ogni cosa sarà coperta dall'oblio. Non capisco perché dovrei percepire offensiva una qualsiasi affinità con ciò che scrivo.

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  3. L'amore, poi, è difficilissimo da comunicare e far comprendere.
    Ognuno ama a modo suo e raccontarlo già lo sminuisce.

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    1. È una terribile verità la tua: se hai amato il bisogno quasi fisiologico di raccontarlo al mondo serve a credere che sia realmente accaduto e, nello stesso tempo, capisci che parlarne o scriverne è solo un'ombra di ciò che è successo. Infine resta l'ombra fuori ed un patrimonio dentro che morirà con te.

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    2. Lo hai detto troppo bene.
      Touché.

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