lunedì 10 giugno 2024

FUORI DISCUSSIONE

Affermare che nel mio blog è presente la gran parte del mio mondo non è una battuta: chi mi legge mi legge dentro; è un rischio ( non calcolato) ma è così. 
La scomparsa dell'autore non implica quella del suo mondo intellettuale, almeno non dovrebbe essere sempre così, ma oggi al netto di qualsiasi discussione finalmente io sono fuori discussione. 
Non ci sono riuscito con pervicace volontà, figuriamoci se ne ero capace, negli ultimi anni ho ripreso e lasciato questo ambiente altre volte- Oggi è accaduto in modo fisiologico: così un momento prima di decidere una chiusura programmata mi è arrivata dalla vita una comunicazione di “fine corsa”. 
Nessuno in rete sopporta la mancanza di relazioni, è già difficile in condizioni normali ma senza il do ut des del commento un blog affonda nelle sabbie mobili del web e sparisce del tutto. A meno che non si tratti di scritture di spessore elevato ( nei blog è merce rara) svanito il colloquio svanisce appresso a esso anche il blog. Sono certo così che la mia decisione sarà la fine di tutti i miei blog: tra qualche settimana non ci sarà più alcuna visita e nessun lettore. Mi sento un po' scemo a riflettere su tale argomento, oggi più che mai confrontandomi con problemi estremamente più importanti e seri, la questione mi ha ossessionato per molti anni e mi ha creato grandi problemi in questo ambiente. Lasciare la mano è indispensabile quando il proprio ciclo si è chiuso, coloro che mi hanno seguito in questi anni e sanno di questa mia abitudine ricorrente forse sorrideranno un po' infastiditi ma stavolta è un gesto definitivo, quindi radicale nei suoi effetti. Se tra essi vi sarà anche un po' di delusione e quasi una sensazione di tradimento per un rapporto interrotto così bruscamente penso sia vero, doloroso ma inevitabile. A alcuni di voi avevo persino indicato il link di questo blog sperando di riuscire a recuperare il tempo perso: avevo una forza e una fede che ora non ho più, mi dispiace profondamente ma è ora che io vada.
Infine ho pensato di togliere la moderazione d’ora in poi: non serve più. La finestra commenti resterà aperta, se volete commentatevi tra voi…oppure lasciate un ricordo: un blog altro non è che un diario virtuale, se lo lasci a vista può essere sfogliato, io la vedo così.
D'ora in poi tutti i post, ovunque pubblicati ( ve ne sono altri sparsi in giro nel web, lasciati in disordine apparente- se vi capita vi inciamperete contro) sono stati programmati, ciò che non si è potuto programmare resta fissato in modo stabile. Solo una decisione estranea al sottoscritto potrà cancellare questi testi, dipenderà dalle scelte delle piattaforme di appartenenza E’ stato spesso un piacere. 
 Enzo rasi

2 commenti:

  1. Io leggo un sacco di blog che non commentano e meno ancora vengono a farmi visita. Si chiama piacere del leggere. Si chiama soddisfazione dello scoprire arte e capacità di conoscenza, letteratura e intrattenimento. Del resto neanche De Luca credo abbia mai letto il mio blog, eppure lo seguo assiduamente.
    Ritieniti in buona compagnia.

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    1. La penso allo stesso modo.
      Uno dovrebbe scrivere per il piacere di farlo. E dovrebbe leggere per lo stesso piacere. A me piace questo blog e lo leggo volentieri quando posso, a prescindere da un ricambio che se pure non avviene, mi sta bene lo stesso.
      Dici che te ne vai e mi dispiace. Per me è un peccato.

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I motivi della moderazione non esistono più.