giovedì 19 dicembre 2024

I sogni e la fabbrica

Delle questioni della Lega non me ne frega niente. Non voglio più sentire parlare 20 volte al giorno dello Spread. 
 Ho un sogno...j have a dream, osservare un filmato dell'aula di Montecitorio o di palazzo Madama e vedere gente nuova, tutta sotto i 45 anni, guardare un Tg e vedere un ministro di 30 anni in camicia e basta, senza scorta, che non deve far niente per farsi notare. Sapere che un deputato si muove in treno assieme agli altri oppure che possiede come auto chessò... una panda. Sapere che faccia ha chi voto e potergli dare dello stronzo se se ne frega dei patti elettorali e mandarlo a casa in meno di un giorno. Saper di contare, non di più o di meno di qualcun altro, ma di CONTARE e di poter contare su uno Stato e sui suoi rappresentanti, sapere che il mio lavoro sarà pagato e che i miei soldi serviranno equamente per tutta la collettività. Poter pensare che esista questa collettività anche se parla dialetti diversi, e luoghi diversi, poter guardare in faccia tutti e sentirmi lo stesso a casa mia... questa è la patria ed è un sogno. Pensavano davvero che i 2200 operai di Termini si accontentassero di parole e promesse! Di discussioni nei palazzi, di preoccupazioni e di "ci impegneremo finchè"... Pensano veramente che un dotto e fine dicitore con un'alta carica fra le braccia e un sontuoso stipendio alle spalle può far loro digerire la miseria e lo sconforto di non poter ne lavorare ne vivere. Pensano male, anzi e meglio che non pensino più ed evitino la zona. Dovevo dirlo da giorni!

1 commento:

  1. Facce nuove, giovani, interessate alla causa e non solo al potere. E' proprio un'utopia, ma la vivo anche io, come te.

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