La solitudine intellettuale è un termine abusato ed elitario, nasconde un male terribile e subdolo, una progressione inarrestabile verso l'oblio definitivo. Ti costringe a annullare radicalismi e convenienti mode di pensiero, ti obbliga a dimenticare gli scheletri nell'armadio di cui tutte le nostre vite sono piene, induce a una misura mentale ancora più severa e inflessibile: si resta soli col proprio pensiero finchè non svanisce anche quello. Solo una fede, magari giunta tardi, una consapevolezza di qualcosa di più alto e indenne ai nostri perpetui voltafaccia culturali può farci chiudere gli occhi a questa vita con un sorriso che resti a cordoglio e ricordo del nostro passaggio su questa terra.
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