Si nasce aperti ma si può morire chiusi; molti preferiscono darsi un’apparenza di apertura posticcia che incredibilmente funziona in società, nel web ancora meglio perché si canta la stessa canzone di felicità tutti assieme, tutti meravigliosamente ipnotizzati e falsi.
Ci si chiude un po' crescendo, si.
RispondiEliminaAnzi più si va avanti più c'è questa alterazione della nostra essenza primaria. Saranno le fregature, le delusioni. Chissà.
Posso dire adesso che la mia essenza primaria è sempre stata quella di un solitario adattatosi a un minimo di socialità per poter sopravvivere. Quindi una certa chiusura, favorita dall'anagrafe, era scontata ma i sogni, i desideri...le intuizioni, le utopie per incontri che potessero regalare finalmente una condivisione più vera e profonda, tutto ciò non l'ho ancora perso. La scrittura è la mia testimonianza, con tutte le sue limitazioni ed equivoci a lei ho demandato il senso di quel che sono o sono stato. Ciao Katrina....sotto la doccia.
Elimina"Una condivisione vera e profonda".
EliminaE' quello che sogno anche io, tutte le volte.
Cosciente di essere così chiusa da poterla avere davvero di rado. Con gran fatica.
Ciao a te :)
Finchè c'è coscienza siamo vivi, così come siamo Katrina; la condivisione vera ha radici profonde ed elitarie, bisogna averne consapevolezza senza lascirsi andare all'arroganza intellettuale ma se anche solo per un momento condividi, se c'è un flash immediato di comunicazione vera...quello è il vero regalo per gente come noi. Teniamocelo stretto, non avremo altro.
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